La Fondazione Giulio Pastore è stata costituita per contribuire all’«elevazione morale e materiale dei lavoratori italiani, in particolare delle aree depresse» dando seguito, sul piano degli interessi culturali e della ricerca, all’«opera civilissima», cristianamente orientata, del fondatore e primo segretario della Cisl, nonché primo segretario delle Acli e parlamentare democristiano con rilevanti responsabilità ministeriali. Nel segno del compimento di quell’opera, la Fondazione ha assunto l’impegno a portare «la qualità» del mondo del lavoro e dell’esperienza sindacale dei lavoratori «ad un livello paragonabile a quello raggiunto da altri Paesi» (Atto istitutivo, 26/2/1971). La Fondazione è stata giuridicamente riconosciuta con il DPR 21 febbraio 1972, n. 114.
La Biblioteca, con l’Archivio, è alle origini del patrimonio della Fondazione. È specializzata nei vari ambiti delle scienze dell’uomo in prospettiva comparata, con attenzione alle tematiche del lavoro e del sindacato declinate secondo vari ambiti disciplinari (storia economica e sociale, relazioni industriali, diritto del lavoro, economia del lavoro e sociologia del lavoro). Il patrimonio attuale consta di oltre 30.000 volumi e 300 testate di periodici. Nel 2010 la Fondazione ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale, collegandosi al Polo degli Istituti culturali di Roma.
La Fondazione conserva presso la propria sede numerosi fondi archivistici: alcuni, essendo parte del suo patrimonio costitutivo sono presenti dal 1971; altri sono stati acquisiti successivamente. Tutti i fondi conservati sono stati dichiarati di "notevole interesse storico" e attengono alla storia del movimento sindacale e del movimento cattolico-sociale italiano. Il primo e più importante tra essi è costituito dalle Carte di Giulio Pastore. Il fondo consta di 169 faldoni datati cronologicamente dal 1947 al 1969. Gli altri fondi sono l’Archivio fotografico Giulio Pastore (1947-1979), l’Archivio della Segreteria Confederale CISL (1947-1958) e l’Archivio Lamberto Giannitelli (1913-1974). Nel 2012 la Fondazione ha aderito alla rete “Archivi del Novecento”.
Ricerca, convegni e seminari, formazione, produzione editoriale. Campi d’azione diversi ma uniti dall’originale e attuale lettura che la FGP propone del lavoro e del sindacato. Opera per iniziativa propria o in collaborazione con Università, Centri di ricerca, enti pubblici e privati nazionali e internazionali. Interlocutori privilegiati sono i soci.